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Fumare non è un atto volontario

Quante volte hai detto la frase “Fumo perché voglio”?

Non è vero, fumare è una dipendenza.

La nicotina causa dei cambiamenti cerebrali e per questo motivo non si riesce a farne a meno. Molte persone sono convinte che fumare sia un vizio e che i fumatori siano persone senza forza di volontà. Quando si ammalano, perciò, i fumatori possono essere considerati quelli che “se la sono cercata”. Spesso questa dipendenza inizia durante l’adolescenza, cercando di imitare i comportamenti di persone viste come modelli e non conoscendo tutti i rischi che corrono fumando.

Cosa accade quando si fuma una sigaretta?

La nicotina raggiunge il cervello in 8-10 secondi producendo piacere, eccitazione e cambiamenti dell’umore. L’effetto però non è sempre lo stesso. Chi fuma da molti anni dovrà aumentare il numero di sigarette per ottenere lo stesso piacere.

Le conseguenze della dipendenza da nicotina.

Quando un fumatore non fuma da un po’ di tempo, la nicotina nel suo corpo inizia a diminuire. Il corpo gli lancia un segnale, c’è bisogno di una nuova sigaretta. Se il fumatore non ascolta questo messaggio diventa irritabile e, quando si manifestano i sintomi di astinenza, prova ansia, depressione, disturbi del sonno e aumento dell’appetito.

Perché la maggior parte dei fumatori inizia a fumare durante l’adolescenza?

Circa l’80% dei fumatori inizia a fumare entro i 18 anni. L’adolescenza è infatti un un periodo particolarmente difficile. Le influenze sociali sono tra i fattori più importanti associati al fumo in adolescenza. Il rischio di iniziare a fumare è maggiore quando i ragazzi sono circondate da persone fumano.

Vedere la sigaretta in tv influenza i nostri comportamenti.

La pubblicità influenza l’immagine che l’adolescente ha di sé e dei fumatori. L’uso delle sigarette nelle scene dei film o la pubblicità del tabacco nelle gare sportive aumenta il consumo di sigarette.

La genetica controlla la dipendenza.

Gli studi sui gemelli hanno mostrato che la genetica contribuisce per il 60-70% allo sviluppo e il mantenimento del comportamento di dipendenza e nel , 51-54% alla probabilità di cessazione.




Contatti

  • Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO)
  • Libero dal fumo